Nuovi assali “Easy Drive” di Adr: ecco cosa cambia

Complici le norme introdotte dal Regolamento europeo 167/2013 entrato in vigore nel 2016, in campo agricolo si è assistito, e si sta assistendo tuttora, a una progressiva e sempre più accentuata diffusione dei rimorchi di alta portata, mezzi di masse complessive anche superiori alle 40 tonnellate che si muovono grazie a sottocarri supportati da tre o quattro assi spesso equipaggiati con pneumatici di larga sezione operanti a bassa pressione.

Proprio la presenza di elevati carichi gravanti su assi operanti in tandem o in tridem asserviti da pneumatici larghi ha costretto i costruttori dei sottocarri a rivedere ex novo le rispettive offerte mettendo a punto prodotti espressamente concepiti per equipaggiare rimorchi di elevato tonnellaggio. Sostenendone le portate innanzitutto, ma senza limitarne le possibilità di manovra, esigenza quest’ultima assecondata dai cosiddetti assi autosterzanti e dagli assi a sterzo comandato.

Ieri: due funzioni, due assali

I primi permettono a uno più assi di sterzare giocando sul posizionamento avanzato del perno di rotazione della ruota rispetto all’asse della ruota stessa. L’attrito fra pneumatico e fondo dà luogo a una coppia che modifica gli angoli di lavoro delle ruote adeguandoli alle traiettorie via via impostate dal trattore. Gli assi a sterzatura comandata raggiungono lo stesso obiettivo giovandosi invece di sistemi idraulici pilotati per via idraulica o per via elettro-idraulica a seconda dei casi.



La prima soluzione è ovviamente la più semplice, economica e affidabile, ma va in crisi nelle manovre di retromarcia in quanto le sollecitazioni che si innescano fra gomma e suolo tendono a sterzare l’asse dalla parte opposta e quella necessaria. Da qui la necessità di bloccare il sistema quando si manovra in retro, cosa che però rende poi di difficile gestione o addirittura impossibile la manovra stessa. Gli assi a sterzo comandato risolvono proprio questo problema in quanto l’angolo assunto dalle ruote in fase di manovra è sempre quello ottimale ai fini della manovra stessa, ma la loro costruzione risulta più complessa e costosa.

Nuovi assali “Easy Drive” di Adr oggi: due funzioni, un solo assale

Fino a ieri non era inoltre possibile far sì che uno stesso asse potesse integrare la funzione autosterzante e quella a sterzo comandato, cosa che obbligava gli agricoltori a optare per l’una o per l’altra al momento dell’acquisto del rimorchio e gli allestitori ad avere a magazzino entrambe le tipologie di assi. In tempi recenti proprio quest’ultimo problema fu però affrontato e risolto dal gruppo Adr con i suoi assi “Dual Function” che, come recita la denominazione, possono fungere da gruppi autosterzanti o a sterzo comandato variando solo le connessioni fra il cilindro idraulico e il circuito di comando.

Una sola costruzione quindi, ma sempre con l’obbligo per l’agricoltore di scegliere fra asse autosterzante o a sterzo comandato. Ora anche tale problema è stato superato con la messa a punto dei nuovi assi “EasyDrive”, evoluzione logica e diretta degli assi “Dual Function”. In marcia avanti si comportano quali autosterzanti, ma in fase di manovra si trasformano in assi a sterzo comandato a seconda di come vengono settate le portate idrauliche agenti sul suo cilindro di attuazione.

Basta che l’operatore agisca su un piccolo display touch screen posto in cabina per modificare l’azione del cilindro giovandosi del supporto di due piccole centraline, una elettronica e una idraulica che risponde al comando del trattore operante sul distributore flottante. Un sistema semplice, preciso ed economico quindi, ma anche di provata affidabilità derivando da soluzioni tecniche ampiamente collaudate, tutte doti che in occasione di Eima 2022 lo hanno inserito fra le novità tecniche della manifestazione.

Leggi anche: Economico, preciso, innovativo: Adr lancia l’assale “EasyDrive”

Titolo: Nuovi assali “Easy Drive” di Adr: ecco cosa cambia

Autore: Redazione

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